di Alessandra Algostino e Livio Pepino
Come è tradizione, anche quest’anno la Città di Torino si farà promotrice, nell’ambito delle manifestazioni per il 25 aprile, della fiaccolata che, la sera precedente, attraverserà il centro cittadino e si concluderà in piazza Castello. Le scriviamo dunque, in qualità portavoce del Coordinamento antifascista torinese, come già abbiamo fatto lo scorso anno per formulare una richiesta al riguardo.
Quest’anno – superfluo dirlo – la festa della Liberazione avrà un significato particolare. Siedono, infatti, al governo del Paese e nelle più alte istituzioni dello Stato partiti ed esponenti politici che si richiamano direttamente al fascismo e che quotidianamente disconoscono e cercano di delegittimare la storia e i valori della Resistenza. E a ciò si l’imminenza delle elezioni regionali ed europee con connesse iniziative di candidati tese ad avere la massima visibilità.
In questa situazione è fondamentale che la Città di Torino, medaglia d’oro della Resistenza, dia una risposta sobria, rigorosa e coerente con la sua storia, capace di evitare ogni ambiguità e strumentalizzazione. Ciò anche nella composizione del palco e negli interventi previsti al termine della fiaccolata. Per questo Le chiediamo con fermezza di adoperarsi perché la conclusione della fiaccolata (massimo momento di partecipazione popolare) veda come protagonisti sul palco solo il rappresentante della Città (che auspichiamo nella Sua persona) e l’oratore ufficiale designato di concerto dalla stessa Città e dall’Anpi.
Nella certezza che condividerà questa impostazione Le auguriamo buon lavoro e buon 25 aprile.
Torino, 7 aprile 2024
i portavoce del Coordinamento – Alessandra Algostino e Livio Pepino


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